Gorizia oltre i confini. Per una città più europea, aperta, solidale
Questo è il titolo dell’incontro che si terrà questa sera alle 20 al Kulturni Dom e che merita una riflessione.
Gorizia oltre il confine, quindi aperta a una dimensione internazionale.
Gorizia città più europea, perché trovarsi al centro dell’Europa dal punto di vista geografico non basta.
Gorizia città aperta, nel senso di aperta al nuovo, alle sfide del futuro e non impantanata in un presente stagnante e decadente.
Gorizia città solidale, nel senso di attenta alle esigenze di tutti i suoi cittadini, anche a quelli che arrivano da fuori e che cittadini in senso giuridico ancora non sono.
Tanta roba, forse troppa per il tempo a disposizione, ma puntare in alto non è mai sbagliato soprattutto quando tra i relatori si può vantare un nome come Angelo Floramo, una delle menti più brillanti della nostra regione.
Un uomo di cultura accanto ad altri nomi di valore del panorama politico locale è un fatto che ci riporta ai bei tempi di quando la cultura non si vergognava di mescolarsi con la politica, anzi la ispirava.
Ecco un altro senso dell’incontro di domani: riportare la cultura con la C maiuscola al centro del dibattito politico e sociale, un dibattito che può vederci antagonisti su singoli argomenti o decisioni ma non sui valori di fondo.
Oggi l’espressione “nè di destra, nè di sinistra” piace molto, soprattutto a certi personaggi in cerca d’autore che vogliono tenersi aperte più porte, oppure ai giornalisti che la banalizzano estrapolandola da un contesto più ampio.
Noi siamo convintamente e orgogliosamente di sinistra ma non siamo pregiudizialmente contrari all’apporto di persone valide e competenti solo perché appartenenti a una parte che non è la nostra.
Tra i relatori di domani sera ci sono persone che provengono da esperienze diverse, con curricula non paragonabili, ma che hanno in comune un certo modo di fare politica che parte dalla conoscenza e dall’ascolto del territorio in cui vivono.
Chi conosce il proprio ambiente, la sua storia, le sue genti e le culture che esse rappresentano non può che volerne il bene e questo sì che non è di destra né di sinistra.
Questo è il senso dell’incontro “Gorizia oltre i confini. Per una città più europea, aperta e solidale”.
Partendo da qui, aggregando persone che sposano questa linea di pensiero e azione e allontanandone altre che con le loro deplorevoli scelte hanno danneggiato la città e affossato il senso più alto del fare politica, si può fare davvero la differenza.
Sarà un piacere ascoltare i relatori di domani. Eleonora Sartori
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