Uh, come gli ruga a Rudy che lo sostenga solo l’estrema destra. Oggi via giornale assistiamo alla fine dell’amore tra lui e GiGiPì, e lui come un fidanzato tradito gli rinfaccia tutti i regali.
Povero Rudy, dopo tutto quello che aveva fatto, a suo dire, per l’amico Guido, sentirsi dire che non sa per chi votare, che tradotto vuol dire hai fatto schifo e ti restano solo i voti della destra fascioleghista perché lì sei finito, l’ha fatto sbottare. Tornami l’anello della candidatura a deputato! E la collana della nomina ad assessore!
Sembra veramente la fine di un amore. E la foto sul giornale dei tempi che furono sancisce la solitudine del sindaco uscente. Si vedono Pettaarin Gentile Romoli e Ziberna, sorridenti, le loro mani a sancire un patto politico di sangue forzista. Oggi, Romoli non c’è più, Gentile da due anni a questa parte lo considera peggio che un comunista, Pettarin è uscito già da un po’ da quel che resta di forza Italia, decretando la fine in città dei bei tempi in cui in campagna elettorale arrivava Silvio. Se anche Sartori e Cagliari sono stati “costretti” a finire alla lega, significa che al centro che sostenga Ziberna non è rimasto nessuno. Ziberna è la destra, da sempre.
Adesso che la sua relazione complicata con il centro è finita, non gli restano che i cavalli di battaglia di cinque anni fa: gli immigrati, i comunisti e le foibe. Deve credergli la maggioranza dei goriziani che andranno a votare. Con la città in questo stato, la vedo dura. Andrea Picco
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