Cominciano a delinearsi le forze in campo per le elezioni. Manca pochissimo, e ancora non tutto è stato chiarito, a cominciare dai programmi per la città che i vari candidati proporranno ai cittadini a cui chiederanno il voto.
Ufficialmente correranno a sindaco, ordinati da destra: Ziberna, Zotti, Devetag, Martina, Fasiolo. Altri due sono annunciati, ma non ancora sicuri: Ferrari e Pantuso. Se così fosse, rispetto al 2017 avremmo due candidati in meno, e uno scambio di frammentazione, con 4 candidati di destra, uno di centro, uno di centrosinistra e uno di sinistra.
Nella destra quindi l’entusiastica amministrazione Ziberna ha fatto sì che tanta parte se ne distanziasse in maniera netta. Considerando che l’armata Brancaleone dell’altra volta aveva raccolto come ai saldi il 49,99, è ragionevole pensare che per lui non ci siano i numeri per ripetere lo stesso risultato, anche potendo inaugurare da sindaco tutti i cantieri da qui alle elezioni, campagna elettorale regalata per non aver voluto sfiduciarlo qualche mese fa.
L’ascensore addirittura, che nel suo discorso di insediamento aveva detto che avrebbe inaugurato entro il 2018.
Sul fronte del centrosinistra, Fasiolo avrà un po’ di consenso da contendere a Martina. Ha dalla sua sei liste, in attesa che i Cinque stelle sciolgano le loro riserve.
I motori sono già caldi, la corsa alla campagna elettorale è già partita, che dire? vinca il migliore, che il peggiore ha già vinto l’altra volta. Andrea Picco
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