In campagna elettorale le balle aumentano di dimensione ogni giorno che passa. Mancano 20 giorni e siamo già al distretto aerospaziale in aeroporto, cioè in un posto in cui c’è meno vita che su Marte.
Neanche aereo, dunque, aerospaziale. La lega ha fatto venire appositamente il ministro Giorgetti a dirla. Il 4 giugno verrà Salvini e annuncerà il lancio in orbita dell’ascensore.
È bellissimo vedere come tutte le forze che hanno amministrato in questi quindici anni la città puntino al suo rilancio. Da Fratelli d’Italia in giù, o in su, dipende da come li guardi, è tutto un rilanceremo di qua rilanceremo di là.
La domanda all’elettore medio dovrebbe sorgere spontanea: ma se c’è da rilanciare, chi ha fatto ‘sto disastro? E gli vuoi dare altri cinque anni di tempo per finire l’opera, a questi?
Le balle aerospaziali fanno girare ancora più le orbite se si pensa che quell’aeroporto costa all’anno ai goriziani come tre sensi unici in corso Italia. Quest’anno ascriviamo a bilancio se non erro una perdita bei 350mila euro. Ricordo che siamo proprietari al 100% dell’aeroporto, unico caso al mondo credo di un comune che ne gestisce uno.
Nel programma elettorale del 2017 Ziberna aveva promesso centinaia di posti di lavoro in aeroporto. Li avete visti? Adesso i celoduristi nostrani vogliono fare leghisti su Marte. Son presi talmente male da dover candidare anche don Diego de la Lega, consigliere regionale che è stato sindaco di Dolegna del Collio, che quindi c’azzecca con Gorizia più o meno quanto un comune che gestisce un aeroporto.
Ieri la loro presentazione di lista è stata un disastro, a leggere la cronaca di oggi del Piccolo: quindici anni al potere in città e neanche in grado di organizzare una conferenza stampa, ma ci porteranno su Marte, tra tre settimane. In ascensore, se la crisi mondiale di materie prime li lascia in pace, a Rudy, don Diego, e la sua banda di sergenti Garcia. Andrea Picco
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