Dopo aver affrontato la questione del bike sharing goriziano mai decollato…
…
oggi è la volta del bikesharing transfrontaliero nemmeno tentato.
Mentre si fermano i lavori della ciclabile in via Aquileia per mancanza di materiali, qualche voce molto ben informata sul bike sharing transfrontaliero ci ha fatto sapere che da più di un anno giacciono a Nova Gorica le postazioni da installare in Italia, con relative bici dotate di QR code per il noleggio tramite cellulare.
Si è infatti pensato ad un servizio unico per le due città: le bici si possono prendere in Italia e lasciare in Slovenia e viceversa. Si potrebbero, in realtà, perché in Italia non abbiamo appunto ancora le postazioni.
Da Nova Gorica fanno sapere che è tutto pronto già da tempo, il problema è che a Gorizia abbiamo le bici “vecchie”, cioè non dotate del sistema di controllo attraverso una banale applicazione scaricabile sul cellulare.
Anche quelle “nuove”, che giacciono in un deposito del comune, sono in realtà old style.
Che fare? Adattare le bici vecchie al nuovo sistema o comprarne direttamente di nuove?
La decisione slitta da oltre un anno di mese in mese.
Nel frattempo, i finanziamenti europei proprio per il bike sharing passano sotto il naso.
Abbiamo speso centinaia di migliaia di euro in questo anni per un servizio che non si può utilizzare.
A Nova Gorica ci danno le postazioni e pure le bici, gratis.
Ma noi no: prima le bici italiane. Andrea Picco
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