L’emendamento fantasma appare quando meno te l’aspetti: ieri sera, in fase di dichiarazione di voto. Succede che tra sindaco, giunta, maggioranza, presidente del consiglio, segretario comunale nessuno si ricorda che giace, pare depositato al mattino, un emendamento alla delibera che stiamo votando. Imbarazzo generale: tre quarti dei consiglieri di maggioranza manco ne conoscono l’esistenza, e comunque andava presentato discusso e votato ben prima della dichiarazione di voto e conseguente votazione della delibera che avrebbe dovuto contenerlo. L’imbarazzo diventa rabbia, scambio di accuse, dovevi dirlo tu, no tu, era il tuo, noi non ne sapevamo niente, da dove salta fuori. Mancano anche i pareri tecnici, insomma è tutto molto strano. Presidente è colpa tua! Tuona qualcuno. Dall’opposizione si chiede il ritiro della delibera, anche per porre rimedio ai tanti vizi che si porta dietro.
Sospendiamo la seduta, sussurra la presidente. In dichiarazione di voto: mai successo. Riunione dei capigruppo: ok, ritiriamo la delibera. Riunione dei capigruppo di maggioranza: si vota lo stesso e non si vota l’immediata eseguibilità, poi presentiamo l’emendamento nella prossima seduta del consiglio, così abbiamo il tempo di infilarlo prima che il regolamento venga applicato. Nessun rispetto per l’aula, dai marchesi del grillo della maggioranza. A pensare bene, è una figuraccia. A pensare male, è un blitz non riuscito. L’emendamento infatti, toglieva il vincolo di un metro – in origine era addirittura un metro e mezzo – di distanza dei dehors dai passi carrai, vincolo inserito per questioni di sicurezza che in commissione sembravano imprescindibili. Il comandante della Polizia municipale si era infatti pronunciato chiaramente in questo senso. In sede di presentazione della delibera, ieri, l’assessore aveva poi dichiarato la disponibilità del suddetto comandante a scendere a un metro. L’emendamento fantasma invece chiedeva l’eliminazione della distanza minima. Non aveva nessun parere tecnico favorevole. Andava votato così, perché se si lasciano i vincoli qualche esercente perde qualche tavolino e non sia mai. Solo che se lo sono dimenticati.
Sembra che dell’esistenza di questo emendamento sapessero solo i Fratelli d’Italia, che ieri erano comprensibilmente in festa. Lega e forza Italia incazzati: primo giorno da primi della classe e primo rospo da ingoiare per gli altri due. Alla fine si sono votati la delibera, ma restano imbarazzanti e inadeguati ad amministrare, oggi più di ieri. Andrea Picco
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