Fa piacere e ridere allo stesso tempo la notizia che ieri la giunta ha sbloccato l’iter per la realizzazione del Paesc.
Fa piacere perché proprio lunedì prossimo andrà in discussione un mozione presentata da noi che chiedeva proprio questo. Vittoria dunque, su tutta la linea, a tavolino per le associazioni cittadine, diciassette ad oggi, che l’hanno prodotta e sottoscritta e hanno chiesto a un consigliere, in questo caso io, di portarla in discussione in Consiglio comunale perché venga votata: un processo virtuoso che utilizza il ruolo dei consiglieri, rappresentanti dei cittadini, affinché le istanze della comunità arrivino al luogo delle decisioni, ossia il Consiglio comunale.
Ma proprio per gli stessi motivi per cui fa gioire, la decisione di sbloccare l’iter del Paesc tre giorni prima della discussione in consiglio comunale, dopo che è fermo dal 2015, cioè fuori tempo massimo e solo per sgonfiare la portata della mozione, fa ridere chi conosce i polli che hanno partorito la genialata.
Dovete sapere che la mozione era in calendario già nello scorso Consiglio comunale, ed era stata poi stranamente esclusa per un “errore tecnico”…
La presidente super partes del Consiglio aveva così assecondato, consapevolmente o meno non importa, la volontà dei suddetti polli di non avere la mozione da votare senza avere niente in mano per poter votare contro, cercando di scaricare la colpa sui tecnici.
L’avevamo presentata infatti appositamente nell’ultimo giorno utile, senza che la giunta avesse la possibilità di metterci una pezza.
Risultato? Sparita dall’ordine del giorno, dando la colpa ai tecnici. L’obbiettivo era prendere tempo e poter fare qualcosa prima della presentazione.
Ieri la delibera che sblocca l’iter. Bellissimo, quando vinci e in più lo fai con il sorriso. Resta l’esempio virtuoso: i cittadini che smuovono l’amministrazione. Se poi dall’opposizione gli fai anche fare la figuraccia, scoprendone la pochezza, la soddisfazione è ancora maggiore. Andrea Picco
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