Vabbè, oggi il Piccolo dedica due pagine impietose a Gorizia 2025, descrivendo la città come nei film western: qui passerà la ferrovia, qui faremo le case per gli operai che faranno la ferrovia, qui gli alberghi che accoglieranno i turisti che arriveranno quando la ferrovia sarà pronta. Una specie di corsa all’oro nell’Isonzo: in due anni dovremmo fare tutto.
Ci presentiamo ai milioni di turisti che arriveranno – milioni perché non possono essere meno di quelli dichiarati per gusti di frontiera. Chissà dove li abbiamo messi a dormire fono ad oggi…- con 44, quarantaquattro, strutture ricettive censite, tra alberghiere ed extralberghiere. Quarantaquattro, come i gatti, che resero famosa Gorizia negli anni che furono. Le alberghiere hanno 175 camere, 342 posti. In due anni, secondo la regione che ha detto ieri quello che il sindaco nega, ossia che è tutto da fare, dovremmo tirare su alberghi alla biondo dio – anche no, va – e collegamenti col mondo, perché ci sono evidenti criticità che “affondano le radici in decenni di progressiva marginalità della città, e che adesso richiederebbero un enorme e rapido scatto da parte sia del pubblico che del privato”.
Il report elenca ad esempio il fatto che Gorizia sia direttamente collegata da un solo treno giornaliero a lunga percorrenza proveniente da Roma, oppure che non esistano treni diretti da e per la stazione Trieste Airport (è necessario un cambio a Monfalcone), con un tempo che va dai 30 minuti all’ora e un quarto per il tragitto città-aeroporto. Si può usare la corriera, certo, ma, scrive il rapporto «in alcune fasce orarie i collegamenti sono poco frequenti o addirittura assenti”. Il virgolettato è del piccolo, che cita lo studio commissionato dalla Camera di Commercio e illustrato ieri. Manca tutto, per tutti tranne che per Ziberna, che in Consiglio dice che siamo addirittura in anticipo coi tempi. Il nostro sembra uno di quei figuranti che prendono gli schiaffoni nei film di Bud Spencer e Terence Hill. Rudy sveglia, è dopodomani, è Go2025, non 2125. È ora che esci dal saloon e cominci a darti da fare. Andrea Picco
Posso suggerire tunnel bombì come albero