Mi dispiace non essere riuscito ad arrivare in tempo ieri sera e fare due tiri a pallone con i giocatori dell’Azzurra, davanti al Comune. Protestano perché in campagna elettorale, in ogni campagna elettorale, gli promettono i fari del campo, e puntualmente passate le elezioni si ritrovano ad allenarsi al buio.
Protesta che fa il pari con quella di chi fa atletica, che da anni sta aspettando il rifacimento della pista del Fabretto, o di chi usa le palestre ed è costretto a litigi continui per tutto, per non parlare del Palabigot, che sarà talmente pronto per Go 2025 che i lavori termineranno nel 2026, ma se aspettano ancora un po’ a iniziare auguri…
Questo Comune ha talmente tanto a cuore lo sport da non aver nemmeno l’assessore: uno dei due consiglieri di maggioranza delegati ad occuparsi di sport, dopo due mesi ha rimesso la delega.
Inutile, se non a prendersi le lamentele di tutti, visto che vale come il due di bastoni con briscola spade. E sì che lo sport a Gorizia ha dato tantissimo, nel basket ma non solo. Più importante Gusti di Frontiera, che ha un assessorato dedicato.
Resta il mistero di come la gente ancora possa credere a questi personaggi che arrivano a fare promesse a tre giorni dalle elezioni, essendo gli stessi che ti hanno fatto le stesse promesse già cinque anni prima o addirittura dieci, se c’eri, tu, non loro perché loro c’erano.
Sono lì da sempre, sempre gli stessi. Tant’è, questo ha voluto la città. Il Piccolo oggi dice che l’amministrazione non sa dire quando l’Azzurra potrà avere i fari. Prima delle elezioni erano già in cantiere, pronti per l’inizio del campionato. Abbiamo votato e chi s’è visto s’è visto. Riflettori spenti ancora prima di installarli. Grazie Rudy Grande Rudy, campione mondiale di promesse non mantenute. Non si può dire che non sia nel pallone. Andrea Picco
MAGARI A FORZA DI FARGLI PUBBLICHE CRITICHE CON QUEI VOTANTI CHE SI RITROVA IN CITTA’, E’ COME FARGLI UN BELLO SPOT.