I problemi del sistema sanitario della nostra regione sono sotto gli occhi di tutti: mesi di attesa per ricevere le prestazioni, in caso di problemi appena un po’ complessi (anziani, pazienti con pluripatologie, soggetti fragili) spesso veniamo palleggiati da una struttura all’altra senza una reale presa in carico. Di fronte a ciò, una quota sempre più importante della spesa sanitaria, anzichè andare a rafforzare il sistema pubblico, con nuove assunzioni ed un’organizzazione forte, cosa che permetterebbe di dare continuità alle risposte di cura, finisce, attraverso esternalizzazioni sempre più spinte, alle strutture private. L’effetto è quello di parcellizzare il servizio in una somma di prestazioni effettuate da soggetti diversi e mal coordinate fra loro.
Di recente accade di peggio: servizi essenziali quali ad esempio i Pronto Soccorso, vengono gestiti compensando la scarsità di risorse umane attraverso personale medico esterno, pagato a gettone, creando così disparità di trattamento fra gli operatori, e probabilmente anche caos sul piano organizzativo.
Il Coordinamento Regionale Salute Pubblica, nato alla fine del 2021, unisce associazioni e singoli cittadini non contenti di come stanno andando le cose: chiede alla Regione di sostenere la sanità pubblica attraverso interventi adeguati ed investimenti reali, che non si traducano in semplici giri di partita dal pubblico al privato.
A pochi giorni dalla discussione del Bilancio in sede di Consiglio regionale, ancora una volta il Coordinamento chiede alla Regione di porre attenzione al tema della tutela della salute pubblica affinchè vi sia un corretto stanziamento di risorse in suo favore. L’evolversi delle cose potrà essere seguito a breve sui media.
Nel frattempo, se condividete la posizione del coordinamento, potete diffondere il volantino. Daniela Careddu


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