Cercasi urgentemente tre milioni nelle tasche dei goriziani. Oggi il Piccolo “svela” a comando la grande novità dell’amministrazione, la butta là per vedere di nascosto l’effetto che fa.
Ci sarebbe una concreta volontà di introdurre, udite udite, nientepopodimeno che … l’ addizionale IRPEF! Andrebbe così in soffitta anche il vetusto slogan “non mettiamo le mani in tasca ai goriziani” che tanta fortuna ha portato in questi anni alla destra locale. La stessa che nel maggio scorso votò no all’aumento della Tari in campagna elettorale, per poi votare sì a luglio, a elezioni vinte.
Ma questi sono e questi ci teniamo ancora per un po’. Addizionale IRPEF, dunque: c’è bisogno di far cassa. Strano, a sentire Ziberna il comune è in salute: come mai allora non si riesce a chiudere il bilancio?
Nella scorsa consigliatura più volte era stata avanzata l’ipotesi di introduzione dell’addizionale, da ambo le parti. Proprio sulla Tari, in particolare, sia in previsione di un suo aumento due anni fa, pensando di accantonare per farvi fronte anziché ricorrere all’ aumento della Tari puntualmente verificatosi, sia in occasione del dibattito sull’aumento stesso, facendo notare come l’amministrazione avesse preferito spalmare su tutti i cittadini in maniera uguale il costo dell’aumento, anziché iniziare ad accantonare attraverso l’ introduzione di un’imposta progressiva come l’addizionale IRPEF – che segue il reddito: chi ha di più paga di più rispetto a chi ha meno, chi è sotto una certa soglia non paga – .
Adesso evidentemente non abbiamo uno per contar due, se si arriva ad infrangere il dogma delle tasche dei goriziani. Vedremo come verrà presentata, la nuova misura, ma “Chi ha tanto paghi tanto, chi ha poco paghi poco, chi non ha nulla non dia nulla” l’aveva detto Ber…Ber.. Ber…lusconi! No, Rudy, l’aveva detto Berlinguer, non Berlusconi. Andrea Picco
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