Ci possiamo permettere un Presidente di Regione che spende male due terzi dei soldi a bilancio? A infiammare il confronto di sabato tra gli aspiranti al ruolo di Presidente della Regione hanno pensato due argomenti: la sanità e l’immigrazione.
Il secondo, con il mare che sta ancora restituendo i corpi alla spiaggia di Cutro, era prevedibile che fosse un terreno scivoloso per Fedriga – che sull’argomento immigrazione ha esordito con una considerazione almeno curiosa: secondo lui è razzista nei confronti degli immigrati regolari dire che siano uguali a quelli “clandestini”, cioè aggiungo io, secondo lui sono forse persone, perchè non l’ha detto, ma sicuramente diversi.
No, il nostro non ci sta a passare per quello che si dice della sua parte politica, e per rispondere contrattacca: chi affibia alla sua parte politica l’epiteto di razzista, sappia che per lui è l’uguagluanza tra migranti il vero razzismo. Gli esce cosi male, ‘sto arzigogolo, che il risultato è una specie di io non sono razzista sono loro che sono negri. – dicevo quindi immigrazione scivolosa per lui, ma la sanità, la sanità no.
La sanità doveva essere il fiore all’occhiello di questi cinque anni. Quella sanità che l’aveva fatto vincere nel 2018, promettendo che non avresti neanche fatto a tempo a prenotare che già ti “avrebbero erogato la prestazione”: che liste d’attesa, roba de sinistra, celoduristi anche in sanità. Invece il conte Max sulla sanità le ha prese di brutto. E Moretuzzo è stato finanche troppo signore, quando ha ricordato che la sanità è andata nel pallone durante la gestione dell’emergenza Covid, a non citare lo scandalo dei dati falsi inviati al ministero sui posti di terapia intensiva: https://www.udinetoday.it/attualita/denuncia-anestesisti-numeri-terapie-intenisve.html , o, come qualcuno dal pubblico gli ha fatto notare, le stravaganti soluzioni proposte nel marasma, vedi la nave lazzaretto per gli anziani triestini ammalati di covid. “Il costo della nave sarà di un milione e duecentomila euro al mese. In Regione si parla di sei mesi: fanno sette milioni e duecentomila euro.” https://ilmanifesto.it/trieste-lospizio-galleggiante-per-malati-di-coronavirus .
Gli ha però snocciolato i dati della fuga di professionisti dalla sanità pubblica della regione: erano 1300 persone, dal 2020 a luglio 2022, che va immediatamente combinato con il dato monstre di 2milioni e 100mila “prestazioni” del privato convenzionato in un anno, il 2022.
No, non è andato tutto bene, nonostante la pioggia di risorse economiche del Pnrr e dell’emergenza Covid. La domanda da porre anche a chi ha votato per lui la scorsa volta, è quindi questa: ci possiamo permettere un “amministrazione delegato” che spende male due euro su tre? Andrea Picco
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