Caciara non c’è stata, fortunatamente, purtroppo nemmeno troppa chiarezza su alcune questioni poste nel corso delle interrogazioni e al punto in cui si è discusso del regolamento Tari.
Andiamo con ordine: poco o nulla è dato sapere circa le tempistiche di alcuni cantieri cittadini fermi da tempo, uno su tutti quello della Valletta del Corno. Sull’ascensore abbiamo terminato i veli pietosi. Il 2025 è alle porte e tra opere da finire e da cantierare c’è l’imbarazzo della scelta. Il senso di realtà ci porta a essere preoccupati ma se solo uno alza la mano per dire “A” viene accusato di gufare, di remare contro. Insomma, la solita vecchia solfa…
La parte più interessante e al contempo più complessa è senza dubbio quella sul regolamento Tari, non tanto per il punto in sé e per sé, un adeguamento alle modifiche normative, ma per il contesto in cui si sviluppa. A cominciare dalla mancata trasmissione al Mef della delibera sulle tariffe Tari che comporta, di fatto, lo loro inapplicabilità e le potenziali conseguenze sul bilancio del Comune. Non solo: all’orizzonte si prospettano altri aumenti tariffari che impongono un approfondimento maggiore perché si tratta di una materia oggettivamente non semplice.
Dall’opposizione e da qualche membro della maggioranza è stata ribadita la necessità di dedicare una commissione al tema e di audire anche i vertici di Isontina Ambiente, cosa che speriamo venga fatta presto.
Nel frattempo i sospetti che qualcosa non funzioni a dovere ci sono. Ad essi si somma il timore che Gorizia stia di fatto pagando lo scotto delle decisioni prese da Monfalcone. Ricordiamo che per Monfalcone nel 2022 l’Ausir, deputata per legge a validare il Piano economico Finanziario (PEF) di Isontina Ambiente, ha validato un Pef passato da 4,5 milioni di euro a 5. Ben 500mila euro in più non coperti da tariffe, rimaste invariate (come ciò sia possibile, visto che il DPR 158/1999 all’art. 2 comma 2 sancisce il principio di obbligatoria e integrale copertura di tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti tramite la tariffa, principio ribadito dal comma 11 dell’art. 14 del D.L. n. 201 che prevede la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio, solo la Sindaca di Monfalcone lo sa).
Troppi i punti interrogativi, troppe le domande a cui per il momento non c’è risposta per cui non ce la siamo sentiti di votare a favore del nuovo regolamento Tari. Qualcuno dice che si sia trattato di una mera ratifica, un mero adempimento normativo… Sarà… Stiamo comunque parlando di come si andranno a coprire i costi del servizio di gestione rifiuti (art. 11), dell’articolazione delle tariffe e di molti altri aspetti e noi vogliamo vederci più chiaro. Eleonora Sartori
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