I numeri non dicono tutto ma possono dire molto. Ѐ preciso dovere di un’amministrazione darli, nel senso di comunicare dettagliatamente come si spendono i soldi della comunità, a favore di quali progetti e con quali risultati.
Dopo aver letto un articolo del Goriziano sulla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone (sì, Monfalcone ha una Galleria d’Arte Contemporanea) apprendo con stupore che ha tagliato il traguardo dei 2500 visitatori l’esposizione “Il fiore della desolazione fantastica” dedicata a Vittorio Bolaffio e Vito Timmel.
Restando in tema di “desolazione fantastica” penso al fine settimana appena trascorso, un ponte lungo in cui ho potuto constatare con i miei occhi che in città c’era più movimento. Ho potuto anche vedere un depliant distribuito in occasione di Contea e mi sono messa nei panni di un turista che, incuriosito, volesse visitare il Castello, la Sinagoga, il parco Coronini… TUTTI rigorosamente chiusi.
Mi sono anche imbattuta il alcuni post di Facebook che mi hanno ricordato che nel 2018 in una splendida giornata di festa il Castello era chiuso e che nel 2020 ci si sarebbe dovuti andare con l’ascensore trovandoci un bel bastione fiorito.




Impietoso strumento Facebook che ti sbatte in faccia la nuda e cruda verità: l’immobilismo della nostra città e le balle che hanno scandito la storia degli ultimi enne anni. Non saprei nemmeno quantificare il tempo passato tra promesse, faremo, inaugureremo…
Ma veniamo ai giorni nostri: nel fine settimana appena trascorso c’è stata un’iniziativa nel parco del Comune e bello sarebbe sapere quanto è costata, quali e quanti operatori economici locali ha interessato e, soprattutto, quanti visitatori ha portato. Non sono conti della serva, bensì una valutazione minima rispetto al successo o insuccesso di una manifestazione finanziata con i soldi di tutti i cittadini.
All’8 febbraio 2025, partenza simbolica della Capitale europea della Cultura, manca davvero poco e ai luoghi di interesse chiusi e senza una data certa di riapertura, si sommano i cantieri partiti ma inspiegabilmente fermi o in procinto di partire: Giardini Pubblici, Valletta del Corno, Pala Bigot, Ascensore al Castello, Mercato Coperto, parcheggio di via Mazoni, piazza Transalpina… Come diceva Ennio Flaiano, con una piccola variazione, a Gorizia la situazione politica è molto grave ma purtuttavia non è seria. Eleonora Sartori
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