Chi si ritrova a passeggiare per il centro di Gorizia percepisce un non detto, quasi un messaggio subliminale, che rimane nel subconscio nonostante la ragionevolezza porti a considerazioni completamente diverse.
“Le ciclabili iniziano dove il centro finisce.”
Cioè gli spezzoni di ciclabili periferiche, le ciclabili transfrontaliere, per non parlare delle ciclabili fuori Gorizia di Slow Collio e dello Judrio, non sono collegate al centro città.
Il centro città è circondato da piste ciclabili e ciclopedonabili che ne evocano l’utilizzo ludico e sportivo ma non suggeriscono una possibile fruizione quotidiana a scopo lavorativo o scolastico, per esempio.
La bici ancora non viene considerata come mezzo di trasporto giornaliero, nonostante la evidente comodità, il risparmio, il beneficio fisico, ambientale e anche economico per gli esercenti.
Niente.
La bici deve essere utilizzata, o peggio trasportata, presso la ciclabile turistica che permette di raggiungere mete naturalistiche o culturali extracittadine. Nonostante sempre più numerose città italiane ed europee ormai abbiano sdoganato la bici come mezzo di trasporto quotidiano per raggiungere scuole, uffici, negozi, stazioni e quant’altro.
Gorizia non ha problemi legati alla loro realizzazione: è piana e con assi viari larghi nel centro.
Notevoli flussi di ciclisti rilevati nei giorni lavorativi dimostrano l’opportunità e l’urgenza di regolamentare la mobilità sostenibile urbana. La realizzazione su strada nei corsi cittadini è fattibile e sicura, come dimostra la sperimentazione fatta.
Gorizia non ha problemi di parcheggi, ci sono centinaia di stalli vuoti in città rilevati nei giorni feriali, per non parlare dei festivi. Inoltre la presenza di ciclabili ne incentiverebbe l’uso, con conseguente riduzione del traffico.
Gorizia avrebbe bisogno di un’area pedonale continua per ravvivare il centro storico e non di ulteriori parcheggi, se non che periferici e ben collegati alla viabilità sostenibile. L’idea di arrivare in auto in centro fin sotto al negozio o al bar è arcaica, imbruttisce la città, crea pericoli alla circolazione, è inquinante e caotica.
Ma vi ricordate di quando Piazza Vittoria era un parcheggio? Qualche volta ci vuole solo un po’ di coraggio e una visione. Lo stimolo potrebbe essere proprio la ormai prossima inaugurazione della Capitale della Cultura Nova Gorica/Gorizia 2025 per offrire a cittadini e turisti una rinnovata viabilità che porti in sicurezza dalla stazione Meridionale alla Transalpina intitolata proprio “Ciclovia della Cultura”.
Quale altra opera sarebbe più iconica, gradita, utile, memorabile?
Un’opera che conservi e valorizzi i controviali per il passeggio, per la fruizione esterna dei bar e ristoranti, per l’utilizzo come area di esposizione per mercati e mostre. Magari accompagnata da una navetta frequente e gratuita per trasportare chi non può o non vuole pedalare o non dispone di bici.
Noi la proponiamo agli amministratori e ai cittadini tutti, e perché no, anche ai turisti che si apprestano a visitare le bellezze delle due città. Forum Gorizia
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