Chissà quanti ehm, e quanti perciò a inizio frase avrà pronunciato il povero Rudy, di fronte all’evidenza che sì, la regione ha commissariato il comune sulla capitale della cultura. Non che servisse il nome del commissario, per acclarare un fatto compiuto da almeno due anni. In ogni caso adesso c’è anche quello: parrebbe essere uno del territorio, viene infatti da …. Tarvisio. Tanto per dire quanto interessi alla regione il fatto che sia Gorizia con Nova Gorica designata ad essere capitale europea della cultura. Potevano essere Tarvisio e Villach, era lo stesso.
A un anno e mezzo dall’inizio, la regione chiarisce il ruolo dell’amministrazione comunale nella partita: affitta il campo, e si occupa di pulire gli spogliatoi alla fine. Il resto farà la regione, al nostro basta che gli comunichino l’orario dei vari buffet quotidiani. Altrettanto fondamentale appare nella kermesse il ruolo dell’assessore comunale alla cultura, talmente importante che deve fare un articolo ogni tanto sul piccolo per ricordare che c’è anche lui.
In realtà il comune di Gorizia è totalmente fuori dai giochi, tanto che anche nell’ultimo assestamento di bilancio regionale uno stanziamento vincolato alla realizzazione di alcune mostre in città è vincolato all’accordo con la regione: In pratica la regione, attraverso l’erpac, decide i quadri e noi mettiamo i muri per appenderli. Commissariati in tutto, per manifesta incapacità.
Il due di coppe con briscola a bastoni, questo siamo, con la regione, da Sacile a Tarvisio passando per Lignano, che ha asso tre e re di briscola in mano. Manca solo Monfalcone capoluogo di provincia l’anno prossimo, e il programma di Ziberna per la città è completato. Andrea Picco
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