Se hai un problema che deve essere risolto da una burocrazia, ti conviene cambiare problema (Arthur Bloch).
Cambiate burocrazia con “responsabilità” o con “buon senso” e la minestra non cambia.
Oggi il “problema” sono gli imminenti concerti che saranno ospitati sul piazzale della Casa Rossa che fanno a pugni con il degrado del luogo, sempre lo stesso da anni, e la presenza di migranti che dormono ovunque trovino un posto per stendersi (questo, sì, una novità almeno in questo luogo).
La presenza di bivacchi è forse un problema nuovo in città? Certo che no, allora oggi lo si modifica un po’ ponendo l’accento non sul dramma umano (tanto a quello ci siamo abituati, no? ) ma sulla necessità di rendere il piazzale di Casa Rossa un salotto buono prima dei concerti previsti. Impresa titanica, con o senza essere umani accampati alla bell’e meglio.
In città esiste un folto numero di realtà e di volontari che si assumono quotidianamente da tempo l’immane compito di tappare le falle di un sistema di accoglienza che esiste solo sulla carta o forse nemmeno lì. Non lo si vuole creare perché sarebbe un fattore di appeal, perché “se no ne arrivano di più” (come la storia dei bagni chimici nei pressi di galleria Bombi, ricordate?)…
Quindi niente soluzioni, però transitanti, richiedenti asilo continuano ad arrivare, non hanno mai smesso di farlo, hanno semplicemente di volta in volta trovato nuovi modi, nuove vie, nuovi luoghi in cui sostare senza dare nell’occhio. Si chiama istinto di sopravvivenza, ce lo abbiamo tutti: niente e nessuno può far desistere un essere umano dal trovare una vita migliore per sé e per i suoi cari. A proposito: provate una sera a farvi un giro in stazione e a vedere con i vostri occhi donne, bambini anche piccolissimi, dormire fuori in attesa del treno il giorno successivo…
Il risultato del non assumersi politicamente la responsabilità della gestione è di scontentare tutti, in primis quelli che si dice di voler tutelare, i propri cittadini. Sì, sono proprio i cittadini oggi a lamentarsi (nuovamente!) dei bivacchi, della sporcizia, a chiedere che venga salvaguardato il decoro della città. Sbagliano? No, certo che no.
L’unico errore è ritenere che si possa fermare il fenomeno migratorio decidendo di non trovare le opportune soluzioni, anche a livello locale, come un luogo di permanenza breve, docce e bagni pubblici. La conseguenza sarà una città più sporca e disordinata, tensioni sociali ai massimi livelli, ma forse questo è ciò che si vuole. Perché da che mondo e mondo è comodo avere un babau a cui dare la colpa delle proprie mancanze. Eleonora Sartori
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