Il Piccolo ieri annunciava che il Comune domani mattina inizierà a buttare dalla finestra 4 milioni di euro. Inutile mettersi sotto al balcone, perché cadranno nelle benne delle ruspe che inizieranno a lavorare per costruire il parcheggio bipiano in via Manzoni.
Il progetto ha, udite udite, 20 anni. Fatalità, da vent’anni vivo in corso Italia a ottanta metri da dove sorgerà il parcheggio e, avendo in famiglia due auto da parcheggiare quotidianamente ad ogni ora del giorno e della notte, credo di essere uno dei più grandi esperti di parcheggi del quadrilatero compreso tra via Locchi – via Pitteri e i due tratti di via Manzoni e di corso Italia. Esperto perché, appunto, esperisco ogni giorno, più volte al giorno, la ricerca del parcheggio in zona. Ebbene, non parcheggio mai oltre via Pitteri, in nessuna ora del giorno e tantomeno della notte. Significa che da casa mia non devo mai percorre più di duecento metri per prendere l’auto. Ma vi dirò di più: nove volte su dieci parcheggio in via Locchi, quindi devo camminare meno di cento metri.
Ovviamente, parlo di parcheggio bianco: volessi quello blu ce l’avrei libero sotto casa. Volete i flussi del parcheggio del Conad? Benissimo: da quando non c’è più la Provincia trovate parcheggio senza girare troppo anche al mattino; al pomeriggio è mezzo vuoto, di sera vuoto completo. Sono circa cento posti. Ma vi dirò di più: il Piccolo ieri riportava una nota del Sindaco in cui diceva che, conscio del disagio per i residenti dovuto ai lavori che si protrarranno per otto mesi – sappiamo che per quanto riguarda i lavori pubblici a Gorizia i mesi si leggono anni – il Comune aveva mappato la presenza di 500 stalli nei dintorni del parcheggio in questione.
Lo dicono anche, ‘sti impuniti, che i parcheggi ci sono già a sufficienza: 600, se contate anche quelli presenti già nel cosiddetto parcheggio del Conad. Sapete quanti diventeranno, dopo questo mega progetto? 700, cioè 100 in più, e questi 100 in più son tutti blu, scusate la rima.
Riepilogo sintetico: quattro milioni di euro per cento posti blu, in cui nessuno parcheggerà, perché qualsiasi utilizzatore di automobile se deve parcheggiare sul blu lo farà il più vicino possibile a dove deve andare. Il bisogno di parcheggi per le persone che frequentano la zona è ampiamente soddisfatto dai parcheggi già presenti, come ho spiegato prima. Quindi nessuno parcheggerà sui parcheggi blu per andare, che ne so, in via Boccaccio, anche perché lì trova un altro parcheggio. O in piazza Cesare Battisti, perché trova un altro parcheggio che costa anche la metà.
Parliamo di meno di un kilometro di strada a piedi, che uno fa tranquillamente parcheggiando sul bianco, non sul blu. Sul blu, va fin là, fa quello che deve fare e torna a casa. Non va in via Manzoni, lascia la macchina là, paga di più perché la sosta è anche più lunga, si fa la strada a piedi, torna a piedi e poi torna a casa, solo per fare contento Ziberna.
Metteteci poi che in vent’anni il parcheggio è calato di un piano e aumentato di duemilionieduecentomila euro, ripeto duemilionieduecentomila euro. In pratica, il costo di un piano è passato da 600mila a due milioni di euro. Senza contare tutti i soldi spesi per i progetti. Il multipacco è servito. Andrea Picco
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