Tira una brutta aria, in Europa e fuori, per usare un’espressione eufemistica. Ogni giorno è un nuovo affanno: dalla guerra, ciò che oggi preoccupa di più, al caro vita che ci riguarda tutti.
La politica, in tutto questo, è il primo bersaglio dei nostri quotidiani improperi. “La politica fa schifo”, “i politici sono dei ladri e dei corrotti”, “i politici pensano solo alla propria poltrona” e via avanti.
E’ tutto falso? No, purtroppo no. La politica è spesso deludente, i politici spesso totalmente disancorati dalla realtà. Tutta la politica e tutti i politici? Ma, soprattutto, quanta ciascuno di noi è responsabile della situazione attuale?
Frazioniamo idealmente la cosa pubblica in tanti piccoli pezzetti di responsabilità. Più siamo, più il pezzetto sarà piccolo. Più siamo, meno fatica facciamo a cambiare in meglio le cose. Certo, non possiamo aspettarci rivoluzioni dall’oggi al domani, ci vuole tempo e anche questo aspetto è parte del problema.
Nell’epoca del digitale, del social, del “non so una cosa ma basta che la cerco su google”, ci siamo disabituati ai tempi lunghi e alla resistenza necessaria per arrivare a un risultato, piccolo o grande che sia.
La politica non è fatta di 100 metri, quella a cui ci hanno abituato i politici da quattro soldi orientati al loro quinquennio di mandato. La politica è una maratona, anzi una staffetta: devi correre bene, correre tanto per portare il testimone a un’altra o un altro dopo di te. Solo che non finisce mai, cambia solo il mondo in cui si corre.
Tutta questa premessa per sottolineare l’importanza di partecipare a Tracciare Futuri e, più in generale, a tutte le occasioni in cui si può parlare ed essere ascoltati. I tavoli sono 9, 4 a Gorizia alle 18 venerdì 13 ottobre e 5 a Monfalcone sabato 14 ottobre in piazza Cavour.
Spazieranno dalla sanità al lavoro, dalle donne alla convivenza. Sono un’occasione in cui ci si ritrova per discutere, per affrontare tematiche che ci stanno a cuore, per guardarci negli occhi e per riconoscerci. Anche questo aiuta molto in tempi difficili e incerti come quelli che stiamo vivendo.
Sono anche un’occasione per prenderci con serenità e serietà un pezzo di responsabilità. Noi ci saremo. Eleonora Sartori
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