Oggi, e non è la prima volta, paginone su Il Piccolo sulle piste ciclabili. La stampa ha scritto molto sull’argomento, sul quale il nostro Comitato ambiente è in pressing da tempo.
La nostra mozione per la creazione di una ciclovia urbana su sede stradale di collegamento tra le due stazioni ferroviarie, la Ciclovia della cultura GO! – Kolesarka pot kulture 2025, è stata fatta propria dal Sindaco lo scorso 12 settembre.
Da allora l’assessore Del Sordi e anche la neo assessore a GO!2025 hanno parlato di ciclovia sui controviali e magnificato la folta rete di ciclabili già esistente, senza accennare all’impegno assunto dal Sindaco verso 15 associazioni, firmatarie della mozione.
Per ottenere una risposta univoca e chiara, abbiamo chiesto un incontro con il Sindaco Ziberna, che non ha ancora risposto.
Ma a noi il pressing riesce piuttosto bene, per cui resistiamo a centrocampo. Oggi arriva l’ennesimo annuncio sulla imminente approvazione del Biciplan.
Siccome, oltre al pressing ci viene bene pure l’esercizio della memoria, pubblichiamo uno stralcio dell’articolo apparso su Il Piccolo il 7 ottobre 2019 (si, avete letto bene, 4 anni fa).
“…Anche il Comune di Gorizia dovrà redigere il suo Biciplan, ovvero il Piano della mobilità ciclistica comunale che figurerà come parte integrante del Piano urbano del traffico (conosciuto anche con l’abbreviazione Put) e del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). Del documento si parla in una recente delibera della giunta comunale affissa all’Albo pretorio che si riferisce alla redazione e alla presentazione di una domanda di contributo per l’anno 2019 da inoltrare alla Regione, oltre alla formulazione degli indirizzi sul tema della giunta. Da quanto spiega il vicesindaco e assessore alla Mobilità urbana Stefano Ceretta, «il Biciplan è un piano che deve essere redatto per legge. Con questa delibera diamo mandato agli uffici di stilare questo documento che andrà a verificare lo stato dell’esistente in materia e anche ciò che concerne la pianificazione di future piste ciclabili cittadine».
«Attualmente – prosegue l’esponente della giunta municipale – abbiamo solo dei progetti sulla carta perché abbiamo iniziato quest’anno una collaborazione con la Fiab e altre associazioni che si occupano di mobilità sostenibile. Abbiamo creato un tavolo che abbiamo intenzione di portare avanti anche perché è meglio che ci sia un coinvolgimento di tutte le parti in causa e dei vari stakeholder»…
… Nel caso specifico, si considera lo sviluppo di una rete ciclabile urbana e transfrontaliera di collegamento con i vicini comuni sloveni di Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba, al fine di accrescere la mobilità ciclabile nel territorio. Con il Biciplan sarà poi possibile accedere ai contributi regionali per la progettazione, realizzazione e l’adeguamento delle infrastrutture ciclabili e dei servizi ad esse funzionali. In particolare nella delibera si fa ricorso a un bando regionale in scadenza oggi da cui reperire i 28 mila euro necessari a redigere il Biciplan per il Comune di Gorizia…”
Le amministrazioni cambiano, mentre i Piani non arrivano. Quattro anni di contributi persi e di viabilità ciclistica urbana rinviata. Tempo perduto, emissioni di CO2 incrementate, rilancio del centro urbano in chiave sostenibile non pervenuto.
Per il PAESC abbiamo atteso 10 anni. Per il Biciplan sono 4, ma solo di annunci.
Lasciando perdere per decenza ascensori, Central park e parcheggi multipiano.
A Turriaco le piste ciclabili hanno il nome di grandi cantautori italiani. A Gorizia, si suona solo Tony Renis e il suo appello disperato: Quando, quando, quando?
Anna Cecchini
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