Stupendi. Tre su tre. Ma prima di ridere, meglio rimembrare ancor, come Silvia.
Ottobre 2022: presento una mozione sull’adozione del Paesc, frutto del lavoro di molte associazioni. In conferenza dei capigruppo, luogo in cui si decide l’ ordine del giorno del Consiglio comunale, ossia di cosa si discute, viene calendarizzata per il Consiglio. Arriva la convocazione con l’ordine del giorno e la mozione non c’è. Tolta per volere di chissà chi, ma il perché è presto detto: per dare alla giunta il tempo di fare una delibera in cui si fa la stessa cosa chiesta nella mozione. Benissimo, conta il risultato. Dietro le quinte, ridiamo.
Un anno dopo, stessa cosa. Abbiamo presentato una mozione che chiede alla giunta di adottare il regolamento per i beni comuni, a firma Eleonora Sartori. Arriva in capigruppo, viene calendarizzata per il consiglio di oggi. Si alza Sartori, quell’altro, e mi chiede di spostarla al Consiglio comunale successivo, perché “la giunta sta valutando alcuni passaggi e non abbiamo ancora un parere sulla mozione”.
Rido tra me e me, perché so già e acconsento. Oggi, sul Piccolo, voilà: “I cittadini adottano parchi e piazze: via all’amministrazione condivisa” Perazza: vivo interesse del centrodestra”. Lacrime. A occhio, ci saranno 12 consiglieri del centrodestra interessati. Perché proprio dodici e perché tre su tre? A breve la spiegazione, per la prossima risata. Andrea Picco
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