L’incontro di ieri sera al Forum è stato molto di più che la semplice presentazione di un libro. Si è trattato di una toccante e coinvolgente testimonianza riguardo agli effetti dell’amianto sulla popolazione dei territori di Monfalcone, dell’Isontino, della Bassa Friulana e del Goriziano. Protagonista è stato Roberto Covaz, autore del libro Amianto, i polmoni dei cantierini di Monfalcone, singolare raccolta di riflessioni suggerite dal “cuore” dell’appartenente a una famiglia “cantierina” e dalla “mente” del giornalista attento, ricercatore rigoroso e scrittore attento a un pubblico di “non specialisti”. Alessandro Morena, portando la sua competenza sindacale e sanitaria, ha introdotto l’incontro nel migliore dei modi, favorendo anche numerosi interventi dei presenti, purtroppo non numerosi, ma molto attenti e partecipi. La situazione è stata descritta dal responsabile del Piccolo di Gorizia con un’immagine forte: se precipitasse un aereo su Monfalcone provocando la morte di qualche migliaia di persone, ne parlerebbero tutti i giornali del mondo; la morte di migliaia di persone che hanno ingerito le polveri killer è passata invece sotto un sostanziale silenzio. Tra le varie proposte, due particolarmente interessanti: la prima deriva dall’osservazione dell’autore riguardante la possibilità di caratterizzare la sanità goriziana con la realizzazione di un centro di ricerca di alto livello sull’amianto; la seconda quella di organizzare una nuova presentazione del libro in uno dei paesi presso Anhovo, realizzando così un confronto tra la situazione dei costruttori di navi di Monfalcone e quella – tragicamente simile – dei lavoratori del cementificio nei pressi di Deskle, sull’Isonzo a quindici chilometri a nord di Gorizia. Ben vengano occasioni come quelle offerte dal libro di Covaz per coinvolgere tutti in questa vicenda tragica che deve riguardare ogni cittadino, per le conseguenze prima umane, poi sociali, politiche e culturali che porta con sé.
ecco un altro tema, quello dell'amianto, di cui si parla pochissimo. In verità l'amianto solleva anche una serie di considerazioni sulla condizione dei lavoratori dentro la fabbrica, oggi. Mi pare interessante che ci si muova per il centro sull'amianto invece che sulle questioni del punto nascita