Come prima, più di prima… Se Romoli si era limitato a proporre come unica soluzione quella “che se li prendano gli altri comuni”, Ziberna in breve tempo ha raggiunto e superato il maestro. Non soltanto ripete a destra e a manca che Gorizia non può più ospitare nessuno, ma anche ritiene di “dissuadere” i richiedenti asilo con una serie di azioni repressive al confine tra l’inattuabile e il disumano. Il compito di un sindaco è quello di cercare – per quanto possibile – di risolvere i problemi delle persone che stanno nel proprio territorio; esplicitamente Ziberna si propone esattamente l’obiettivo opposto, quello di creare ulteriori problemi agli “ospiti” che non trovano neppure un posto all’aperto per poter dormire e ai residenti, gravati dall’innalzamento del livello della tensione sociale.
Nel contempo trova una soluzione al turismo goriziano nella Storia. Non ci sarebbe niente di male, anzi! La manifestazione annuale E’Storia ha dimostrato l’interesse della città per gli avvenimenti del passato e per una lettura scientifica degli eventi. Lo stesso Forum per Gorizia da sempre ha sottolineato quanto potrebbe giovare anche al turismo e all’imprenditoria locale una riflessione a tutto campo sul complesso Novecento goriziano. Ma ridurre l’inutile strage a una miniera di reperti da scambiarsi tra collezionisti o le guerre planetarie a un’occasione di circuito turistico degli orrori sembra come minimo riduttivo: dalla Sagra di Santa Gorizia di Vittorio Locchi alla Fiera della Grande Guerra di Rodolfo Ziberna. Mah…
Mi viene in mente la notizia di qualche tempo fa sui giri turistici ai campi Rom di Belgrado, i cosiddetti "Gypsy tour".
Ormai siamo in caduta libera!