Sulla Perco tutto tace. La faccenda, stando alle dichiarazioni del Sindaco e alle affermazioni comparse sui social di altre persone coinvolte, è finita in Procura, quindi ora sarà la magistratura a far luce sulle responsabilità di tutti gli attori coinvolti: Comune, uffici tecnici, ditte in appalto, Azienda Sanitaria etc…
I tempi della giustizia italiana sono infiniti, ma noi non siamo disposti a mettere nel congelatore quanto è accaduto e il motivo è piuttosto semplice: i cittadini devono poter contare su una Pubblica Amministrazione che tuteli il loro diritto alla salute e alla sicurezza. E’ loro diritto avere una macchina amministrativa efficiente e affidabile, preparata e organizzata ad affrontare e risolvere in maniera adeguata eventi come quello accaduto alla Perco.
E’ vero, è la prima volta che a Gorizia accade un atto doloso di così grande portata (e fortunatamente!), ma purtroppo in giro per l’Italia di crimini analoghi se n’è commessi parecchi (tempo fa su questo blog abbiamo menzionato le vicende dell’istituto Bassi di Lodi), quindi spesso basterebbe buttare un occhio alle modalità operative già adottate da altri.
Siamo passati pochi giorni fa davanti alla scuola e lo spettacolo è desolante: istituto sigillato e abbandonato a se stesso.
Noi non vogliamo che tutto vada nel dimenticatoio e soprattutto desideriamo che la scuola a settembre riapra e abbia una continuità, e non per strumentalizzazione politica, ma perché è necessario stabilire se e cosa si poteva fare meglio, e per evitare che, se sono stati commessi degli errori, si ripetano in futuro. ElSa
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