Esistono due tipi di vite: quella del comune cittadino e quella dell’amministratore. La persona comune è sempre responsabile di ciò che fa: se si ammala è perchè è grasso, beve o fuma e non fa prevenzione; se è disoccupato, è perchè non sa fare il curricolo, non è intraprendente, non è qualificato, non vuole andare all’estero; se è solo è perchè ha un brutto carattere, è depresso, vede il bicchiere sempre mezzo vuoto. Ma se lo stesso cittadino, con un colpo di fortuna, riesce a diventare amministratore, tutto cambia: la colpa è sempre di altri.
Chiudono i negozi? Colpa della finanza. Si chiudono tutte le fabbriche? Colpa della globalizzazione. Brucia la scuola e si apre troppo presto? Colpa degli insegnanti e dei genitori ansiosi. Si blocca il Corso Italia? Colpa del sistema degli appalti.
Insomma l’amministratore non c’entra mai nulla, non ha responsabilità, tranne quella di scrutare nelle viscere degli animali, consultare l’oroscopo, usare bene il pendolino e incrociare le dita sperando che tutto vada bene. E a quegli ignoranti e zoticoni dell’opposizione che si permettono di criticare, una bella magia nera che gli paralizzi la linguaccia. adg
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