Corso Italia, Aeroporto, Sanità, bar del Verdi: vicende da amministrazione allo sfascio. Dietro la facciata delle versioni ufficiali, della retorica della propaganda, si cela un vuoto di capacità, autorevolezza, spessore, che fa paura.
È un Comune ostaggio a turno di imprenditori, commercianti, poteri forti, amicidegliamici, proprio perché incapace di portare avanti un’idea che sia una, a parte mangiare e bere.
Un anno e mezzo di superficialità elevata a criterio di merito. Sembra la Corrida di Corrado: sai suonare le pentole? Assessore! Un po’ come il cavallo di Caligola. Tanto quello che conta è il potere. Io so’ io, e voi non siete un cazzo.
Il risultato è una città in svendita, che perde i pezzi e il suo ruolo e il tempo per fermare quest’emorragia, continuando a tenere in piedi il carrozzone di questo circo Barnum stanco anche delle acrobazie quotidiane per inventarsi l’ennesima promessa che partirà nel duemilaecento.
Tengono buona la gente con le fiabe. Lo spettacolo è sotto gli occhi di tutti i goriziani, anche di quelli che li hanno votati. A loro voglio dire che non c’è più tempo: gli occhi non si possono più tenere chiusi. Bisogna aprirli, per il bene di tutti. AP
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