Ho assistito all’incontro sulla sanità, ieri sera, e dopo due ore e mezza mi pare di aver capito che:
- Fedriga non avesse niente da dire. Se uno non avesse saputo che si trattava di un incontro sulla sanità, sarebbe uscito col dubbio che si parlasse di altro. Ha fatto una premessa che si è conclusa con e adesso chiudo e poi non ha più parlato, salvo un’excusatio non petita alla sindaca di Gradisca. È il vuoto che parla del nulla.
- Riccardi, che ha parlato per ultimo, capisca di sanità quanto me di motori. Che avesse molto da dire sui flussi, sulla comunicazione, sul management, in pratica un perfetto assessore alle infrastrutture. La grande riforma della sanità, dal punto di vista organizzativo, dovrebbe consistere in più manager di fascia intermedia più preparati e un miglioramento della parte informatica.
- Ziberna abbia tossito tantissimo. Soprattutto quando doveva alzare la voce. Per il resto vedi Fedriga.
- Nessuno vuole depotenziare, ridurre, ridimensionare, sottovalutare il ruolo della sanità isontina, però… Tutto sto teatro, col finto ascolto delle parti sociali, sia per dire che faranno tre aziende e Gorizia passa sotto Trieste, perdendo tutto dal punto di vista delle decisioni, tenendosi un ospedale vuoto come coperta di Linus. AP
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